Curato da Sergio Risaliti, Il Dado è tratto presenta oltre quaranta lavori di celebratissimi artisti italiani che documentano il superamento della tradizione figurativa dopo gli anni ’30 del Novecento. Il naturalismo non è più un vincolo accademico a cui sottostare, l’artista è infatti libero di realizzare opere che non devono necessariamente riprodurre la realtà se non in termini di pura geometria. La pittura e la scultura astratta, in particolare, tracciano un vulnus, un distinguo nel rapporto mai risolto e mai pacifico tra tradizione e avanguardia. Ad un nostalgica esaltazione o evocazione della civiltà classica, si oppone un’arte moderna capace di rischiare nuove forme, nuove immagini e materiali, senza rinunciare a quanto di fondamentale e originario necessita all’operare artistico. Così Lucio Fontana, Fausto Melotti, e poi Alberto Burri, Giuseppe Capogrossi e Afro provocano in tempi diversi, prima o dopo la fine del secondo conflitto mondiale, uno strappo, muovendosi per segni, forme, strutture e gesti che indicizzavano altro rispetto alla restituzione mimetica della realtà.

Un saggio critico di Sergio Risaliti introduce le opere e le note artistico-biografiche di Afro, Alighiero Boetti, Agostino Bonalumi, Alberto Burri, Pierpaolo Calzolari, Giuseppe Capogrossi, Enrico Castellani, Ettore Colla, Gino De Dominicis, Piero Dorazio, Lucio Fontana, Piero Gilardi, Jannis Kounellis, Osvaldo Licini, Francesco Lo Savio, Piero Manzoni, Fausto Melotti, Mario Merz, Mario Nigro, Giulio Paolini, Claudio Parmiggiani, Pino Pascali, Michelangelo Pistoletto, Manlio Rho, Paolo Scheggi, Atanasio Soldati, Giulio Turcato, Giuseppe Uncini, Emilio Vedova, Gilberto Zorio.

IL DADO È TRATTO

Peso 1.70 kg
Dimensioni 24 × 30 × 3 cm
Pagine

240

Anno pubblicazione

2015

Lingue

italiano/inglese

Stampa

colori

Legatura

cartonato

Disponibilità

disponibile

Numero immagini

80

a cura di Sergio Risaliti

Edizione italiana/inglese


33.25

5% Off

ISBN: 978-88-99534-00-4